Corti internazionali con giurisdizione in Europa - panoramica
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), che ha sede all'Aia (Paesi Bassi), è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite - uno dei sei principali organi delle Nazioni Unite e l'unico situato al di fuori degli Stati Uniti dell'America.
Risiedendo nel Palazzo della Pace, l'ICJ ha assunto il ruolo di risolvere le controversie legali tra paesi, secondo il diritto internazionale. Oltre a ciò, l'ICJ fornisce anche pareri consultivi su questioni legali, quando vi è un riferimento da parte di altri organi e agenzie delle Nazioni Unite.
In termini di giurisdizione, l'ICJ agisce come un tribunale mondiale, al solo livello degli Stati: privati, organizzazioni internazionali o altre autorità non possono accedere all'ICJ. Nonostante ciò, gli unici Stati che potrebbero essere trattati dalla Corte Internazionale di Giustizia sono quelli che ne hanno riconosciuto la giurisdizione. Attualmente, 193 paesi sono membri dell'ONU, il che li autorizza automaticamente a comparire davanti alla Corte, e prima di aderire all'ONU, alcuni paesi (come Svizzera, Liechtenstein, San Marino o Giappone) avevano già riconosciuto la giurisdizione della Corte internazionale di giustizia.
È interessante notare che l'ICJ non può gestire una controversia di propria iniziativa: deve essere richiesta da uno o più Stati, ma le sentenze emesse dall'ICJ sono vincolanti, definitive e senza appello.
La Corte penale internazionale (CPI)
La Corte penale internazionale (CPI) indaga e, ove giustificato, processa individui accusati dei crimini più gravi che preoccupano la comunità internazionale:
- genocidio: intento di distruggere in tutto o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso uccidendone i membri o con altri mezzi
- crimini di guerra - gravi violazioni delle convenzioni di Ginevra nel contesto di conflitti armati
- crimini contro l'umanità: gravi violazioni commesse nell'ambito di un attacco su larga scala contro qualsiasi popolazione civile, e
- il crimine di aggressione: l’uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l’integrità o l’indipendenza di un altro Stato
Analogamente alla Corte internazionale di giustizia, la giurisdizione della CPI spetta agli Stati che l'hanno riconosciuta, ma anche dal 2018, una situazione in cui sembrerebbe essersi verificato un atto di aggressione potrebbe essere deferita alla Corte dal Consiglio di Sicurezza, agendo ai sensi Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, indipendentemente dal fatto che coinvolga Stati Parte o non Stati Parte.
La CPI è destinata a integrare, non a sostituire, i sistemi penali nazionali; persegue i casi solo quando gli Stati non lo fanno, non sono disposti a farlo o non sono in grado di farlo realmente.